• Chezal, Pragelato (TO) - 44.98795, 6.90924

 

Cappella del Sacro Cuore di Maria

Già nella seconda metà del ‘700 al Chezal si parlava di costruire una cappella.
In quegli anni fu donato con lascito testamentario un appezzamento di terra per la sua costruzione. Non se ne parlò più fino al 1843 quando un certo Giovanni Lantelme inoltrò al vescovo di Pinerolo la richiesta per poter erigere la cappella. La risposta positiva attivò solo il 1°luglio del 1852 e subito, il 26 luglio si procedette alla posa della prima pietra che fu deposta a sette piedi di profondità sotto la soglia della porta e si iniziarono i lavori.
I fratelli Giovanni e Giuseppe Lantelme, con i fondi lasciati dal padre e con l’aiuto degli abitanti della borgata procedettero alla costruzione.
L’opera fu completata nel 1853 e il 20 dicembre si procedette alla benedizione della cappella, dedicata al Santissimo e Immacolato Cuore di Maria, e della campana. Nella cappella era collocato un altare in legno di noce e di larice e sopra era esposta una tela della Vergine Immacolata.

Per maggiori informazioni si rimanda al libro Pragelato notizie storiche di Michele Mensa edizioni Alzani Pinerolo.

Ristrutturazione

Processo amministrativo

La cappella era da anni non agibile in quanto la copertura dell’aula era fortemente fessurata e pertanto ritenuta non in sicurezza.
C’erano inoltre altre crepe nelle strutture esterne, danni dovuti all’umidità derivante dalla pioggia e intonaci e pitture interne ed esterne ammalorati. Gli Amici del Chezal proposero nell’anno 2016 al parroco dell’epoca don Mauro Beccari Roventi di procedere alla sistemazione della cappella.
A fronte di un progetto di massima si definirono gli interventi da effettuare e si quantizzarono i costi corrispondenti. Questi ammontavano a ca 45.000 €. Dopo questo primo passo ci si interfacciò con l’ ing. Paolo Crespo in rappresentanza della Curia di Pinerolo, proprietaria della cappella. La Curia avrebbe contribuito alla copertura del 50% dei costi mentre l’altro 50% doveva essere coperto dai promotori dell’intervento che dovevano curare tutte le attività operative fino alla consegna dell’opera in accordo con il progetto approvato. I soldi forniti dalla Curia provenivano dal finanziamento dell’8x1000 alla Chiesa Cattolica. La Curia chiese anche che si costituisse un comitato di garanti che dovevano garantire la copertura delle quote a carico dei promotori.
A questo punto la Curia rese disponibile metà della cifra di sua pertinenza e versò sul conto della parrocchia di S. Lorenzo di Traverses la cifra di ca 11.000 €. Si procedette alla stesura del progetto esecutivo tenendo in considerazione le esigenze di consolidamento previsto dallo strutturista e le esigenze estetiche previste dalla restauratrice.
Si chiese il titolo abilitativo all’esecuzione dell’opera al Comune di Pragelato e alla Sovrintendenza di Torino. I garanti e gli Amici del Chezal si attivarono per recuperare il restante 50% degli importi necessari. Il contributo suggerito per ciascuna famiglia era di 1600€. Una buona parte si autotassò per questa cifra, altri contribuirono con cifre inferiori, altri ancora ritennero di non essere interessati alla cosa e non versarono niente.
Il costo dei lavori, risultò leggermente più alto della cifra preventivata anche perché l’intervento sulla copertura dell’aula fu più impegnativo di quanto previsto. I garanti dovettero perciò intervenire con un piccolo finanziamento supplementare. I lavori terminarono verso la fine del 2019. Ad inizio 2020, dopo il controllo tecnico dell’ing. Paolo Crespo, la Curia effettuò il secondo versamento a saldo della quota di sua competenza.
Il nuovo parroco di S. Lorenzo era ed è tuttora don Luciano Chino.
Hanno curato l’esecuzione dei lavori: Arch. Chiara Galvan (progetto architettonico), ing. Nicola Tiana (calcoli strutturali), Arch. Marco Gamba (direzione dei lavori), Edilbruno (azienda esecutrice dei lavori), Ornella Prato (restauro pittorico).

Esecuzione lavori

I lavori intrapresi volti al restauro della cappella sono stati i seguenti.
Consolidamento statico tramite cerchiatura metallica esterna nella zona alta della muratura con legatura tra le due pareti opposte tramite chiavi di collegamento.
Rifacimento della copertura dell’aula sostituendo il solaio preesistente con una soluzione approvata dalla Sovrintendenza.
Saldatura delle fessurazioni interne ed esterne nella muratura con malta di calce.
Sostituzione delle zone di intonaco in cemento e delle zone di intonaco ammalorato con stesura di intonaci in calce.
Consolidamento della falda sud del tetto e sostituzione del manto in lose.
Raccolta delle acque piovane con gronde e canalizzazioni di discesa e allontanamento delle acque dalle fondamenta. 

Restauro

Una particolare attenzione è da porre al restauro pittorico. Il primo passo sono stati i sondaggi stratigrafici per identificare le varie fasi delle pitture.
Sia all’esterno che all’interno sono state rilevate due fasi: la prima da fare risalire verosimilmente alla costruzione della cappella, la seconda al novecento eseguita magari nelle varie parti in tempi diversi.
Sull’esterno la fase ottocentesca prevedeva una tinta di colore grigio – azzurro senza però riscontro di pitture o di scritte di intitolazione della cappella.
La parte interna ha evidenziato sia nell’aula che nel presbiterio pitture floreali e una diversa articolazione dei colori delle pareti, delle lesene e dei soffitti rispetto a quanto eseguito in tempi successivi.
Nella parte esterna su indicazione della Sovraintendenza si è optato per il mantenimento del colore rosa della fase novecentesca in quanto il ripristino del vecchio colore presentava qualche problema nel raccordo tra facciata e parete laterale.
Nella parte interna si è proceduto alla ripulitura delle zone sopra le pitture e al restauro di queste ultime.
Nelle altre zone sono state riproposti i colori ottocenteschi con i relativi decori ed ornati.
Si è ricoperta la pavimentazione con un nuovo pavimento il legno di larice massiccio, che probabilmente era presente anche in una prima fase della costruzione della chiesa.
Per maggiori dettagli sul restauro si rimanda alla relazione della restauratrice, scaricabile cliccando sul pulsante sottostante



Intitolazione della Cappella

Sulla facciata è stata ripristinata una lapide storica in marmo restaurata con la scritta: Chezal chiesina del cuore Immacolato di Maria
 Sulla parete laterale su una targa in plexiglass si è data evidenza del recente restauro della cappella e della sua data di esecuzione.

Campana

Una scritta in latino fusa nel bronzo della campana che si dipana a spirale nella parte bassa della stessa, ricorda l’opera dei fratelli Lantelme che con la collaborazione degli altri abitanti del Chezal portò all’edificazione della cappella e alla sua intitolazione al Sacro Cuore di Maria.

 

Visite pastorali

effettuate dai vescovi di Pinerolo alla parrocchia di S.Lorenzo di Traverse

(Estratto della documentazione reperita presso l’archivio del Priorato di S. Giusto in Mentoulles)

14 giugno 1845 Visita pastorale di Andrea Vescovo
La visita è stata prevista per la chiesa parrocchiale di Traverses e le cappelle delle altre borgate, ma non di Chezal in quanto la cappella non era ancora stata costruita.


11 giugno 1874 Documento in latino, molto deteriorato, redatto probabilmente dal parroco di Traverses don Stefano Bouvier (segue traduzione, puntini per parole o frasi non leggibili, incomprensibili o mancanti)
“Traverses 11 giugno 1874
All’Illustrissimo e Reverendissimo...
Gli abitanti di Chezal, villaggio di questa parrocchia, ed specificamente Giuseppe Lantelme fu Giuseppe, che recentemente si fece carico di edificare nello stesso luogo un oratorio sotto il nome e l’invocazione del Santissimo ed Immacolato Cuore di Maria, donò quattordici stazioni di Via Crucis dipinte su carta, incorniciate in legno e con vetro e le appese nel sopra citato sacello … affinché nello stesso la Via Crucis sia esposta in modo adeguato.
Io sottoscritto desideroso di assecondare la devozione di questi diletti fedeli, con mediatore il Padre Rev.do Felicissimo dell’Ordine dei Minori della Congregazione di Terra Santa in Torino …. affinché io possa e sia in grado di benedire e di innalzare queste sacre stazioni di Via Crucis...”


16 / 17 giugno 1877 Visita pastorale di Giovanni Domenici Vescovo
Dopo la visita della cappella del Duc. “Continuando il nostro cammino arrivammo a quel punto della grande strada reale dove volgendo a dritta per una salita assai ripida e roniosa si va alla borgata di Chezal. Discesi di carrozza e montati a cavallo andammo a visitate la cappella al Sacro Cuore di Maria. Trovammo mancarsi un ombrello ed almeno due lanterne per il Santo Viatico che ordinammo dovranno al più presto provvedere. Alcuni veli da calice sono senza le necessarie fodere di seta. Bisognerà pure completare le aggiunte del messale e togliere il cartone da alcune animette. Prima di partirci dirigemmo la parola a quei buoni borghigiani animandoli a consegnarsi ancora assidui della preghiera e divoti della Santissima Vergine al cui dolcissimo ed immacolato Cuore è consacrata ed affidata la protezione della loro borgata. Si giunge finalmente a Sestrieres (Borgata n.d.r.) alle ore cinque involti in una fittissima nebbia con pioggia e l’aria freddissima...


14 / 15 giugno 1883 Visita pastorale di Filippo Chiesa Vescovo
Per mancanza di tempo la visita delle cappelle viene eseguita da un collaboratore che per la cappella di Chezal scrive quanto segue:
“Visita alla cappella di Chezal
La cappella sita nella borgata Chezal è di proprietà della famiglia Lantelme ed è dalla medesima custodita e mantenuta. E dedicata al Sacro Cuore di Maria La cappella è bellina, sana, pulita e ben tenuta. Qui non si diedero altri ordini fuorché venissero foderati di seta due veli di calice: l’uno bianco e l’altro rosso”


23 / 28 maggio 1897 Prima visita pastorale Giambattista Vescovo
Chezal non è coinvolto direttamente dal vescovo e nel verbale è riportato “per mancanza di tempo delegammo la visita della cappella al Cuore di Maria al parroco locale” e alla fine c’è un “P.S. il 28 abbiamo visitato la cappella del Cuore di Maria: vi troviamo tutto in regola”


8 / 9 maggio 1901 Seconda visita pastorale Giambattista Vescovo
“Per mezzo del Parroco di Meano, Don Ronchail e del segretario visitammo le cappelle di Sestrieres (Borgata), del Duc e del Chezal. Trovammo in tutte tre le cappelle pulizia, ordine e regolarità in ogni cosa, eccezzion fatta per ... Alla cappella del Chezal raccomandammo di foderare in seta bianca l’interno del tabernacolo, attualmente sprovvisto di ogni fodera. Prescrivemmo di foderare in seta tre veli di calici, di cui uno era affatto sprovvisto e due trovavansi infoderati di cotone: interdicemmo l’uso di una cotta di cotone e raccomandammo di provvedere il messale delle ultime aggiunte diocesane. Le prescrizioni fatte nella visita precedente furono trovate eseguite.”


16 / 17 maggio 1906 Terza visita pastorale Giambattista Vescovo
“Mancandoci il tempo necessario delegammo al Rev.mo Can. Bonvisitatore di compiere in nostra vece la visita alla cappella di Villardamont e il Rev. Don Rivetti Priore di Mentoulles unitamente al suo segretario a compire la visita alle cappelle del Duc e di Chezal e alla Vicaria di Sestrieres. I predetti Sacerdoti delegati compirono il loro mandato nel tempo stesso che Noi si faceva la visita alla chiesa e alla sagrestia parrocchiale: e al ritorno dalla medesima ci riferirono di aver trovato tutto in ordine, pulizia e buono stato ovunque.”


7 / 8 maggio 1911 Quarta visita pastorale Giambattista Vescovo
A causa del cattivo tempo non fu possibile effettuare la visita alla cappella del Chezal e le altre cappelle periferiche direttamente dal Vescovo, ma fu fatta una visita da parte del parroco Lantelme e una relazione
“Chezal. Dopo la terza visita Pastorale 17 maggio 1906, la cappella di Chezal ... (una riga completa non è leggibile) Lantelme Pietro e Francesco di Gianluigi. Da cinque anni questa cappella venne munita di una graziosa croce argentata da collocarsi sull’altare unitamente alle tre Tabelle per la santa Messa, il calice tutto argento, gli indumenti sacri, la lingeria sono in conveniente stato.”


1 / 3 giugno 1924 Visita pastorale di Angelo Vescovo
“Il 3 giugno nel ritorno da Laval, furono visitate dal Vescovo le cappelle del Duc e del Chezyal ove ricevimenti solenni e popolari e parole di ringraziamento e di congratulazione e d’esortazione del Vescovo. Per ultima fu visitata la Vicaria di Sestrieres con ricevimento molto affettuoso, discorso del Vescovo e benedizione eucaristica.”



Successivamente non furono più eseguite visita pastorali da parte dei vescovi, ma i singoli parroci relazionavano sullo stato delle chiese e della religiosità della popolazione. L’ultima di queste relazioni presente in archivio è stata scritta da don Michele Mensa, uno degli ultimi parroci che è abitato nella canonica di Traverses


Galvan Mario - Torino 13/03/2014